In base al tipo di file che si sta modificando, nell'area di editor viene visualizzato l'editor adatto. Ad esempio, se si sta modificando un file .TXT, viene visualizzato un editor di testo nella relativa area. La figura che segue mostra un editor aperto sul file sample.txt. Il nome del file è riportato sulla scheda dell'editor. Se nella parte sinistra della scheda viene visualizzato un asterisco (*), significa che l'editor contiene modifiche non salvate. Se si prova a chiudere l'editor o ad uscire dal workbench mentre sono presenti modifiche non salvate, verrà richiesto di salvare il file.
Quando un editor è attivo, la barra degli strumenti e la barra dei menu del workbench contengono le operazioni applicabili all'editor.
È possibile sovrapporre più editor nell'area di editor e attivare singoli editor facendo clic sulla relativa scheda. È anche possibile affiancare gli editor in modo che possano essere visualizzati contemporaneamente nell'area di editor. Nella figura che segue, gli editor per sample.txt e otherFile.txt sono stati sovrapposti.
Se si apre una risorsa che non dispone di un editor associato, il workbench proverà ad avviare un editor esterno registrato per la propria piattaforma. Questi editor esterni non sono integrati nel workbench né incorporati nell'area di editor del workbench.
Sulle piattaforme
Windows, il workbench proverà anche ad avviare l'editor interno come editor di documenti
OLE. Ad esempio, se si modifica un file DOC, Microsoft Word verrà aperto all'interno del
workbench, se installato. Se Microsoft Word non è installato, verrà aperto Wordpad.